Tali affermazioni fanno torto all'intelligenza dei cittadini ternani, oltre che a quella di chi le ha prodotte. È vero che questo Paese ha creduto a mirabolanti (e fantasma) piani industriali, a coraggiosi capitani (poi miseramente naufragati), però accorgersi, a distanza di anni, che c'è un cantiere che impedisce il pieno svolgimento delle attività degli Studios non depone certo a favore di una azienda che dovrebbe essere ai vertici mondiali della cinematografia.
Ora, prendiamo per vere tali circostanze, ma perché le stesse non sono state segnalate a suo tempo all'Amministrazione Comunale al fine di trovare una soluzione? Perché si è aspettato per evidenziarle che la convenzione arrivasse alla ormai prossima scadenza (31 dicembre)?
E, d'altro canto, perché la stessa Amministrazione Comunale solo adesso mette Cinecittà di fronte alle sue inadempienze contrattuali? Evidentemente, stando a quanto riportato dalla stampa, le stesse perdurano da anni, allora chi ha omesso il controllo o la denuncia del mancato rispetto dell'accordo?
Apprendiamo anche, sempre dalla stampa, che è in programma a breve un incontro fra il Sindaco Di Girolamo e il nuovo amministratore delegato di Cinecittà. Bene, un'occasione per fare il punto della situazione e per fare chiarezza.
Un'occasione per mettere Cinecittà di fronte alle sue mancanze e per chiarire anche le responsabilità dell'Amministrazione Comunale sull'intera gestione della convenzione nel corso degli anni.
Invitiamo con forza a scongiurare il “male minore” di un accordo al ribasso che proroghi la convenzione in essere magari sulla base di proclami, già sentiti, di fantomatici “piani di rilancio”.
Esistono proposte in campo da valutare più trasparenti e coraggiose. Ad scempio, la nostra: un concorso di idee di respiro europeo per l'uso del sito di Papigno. Lanciata prima dell'estate, anche solo come contributo a una ampia discussione, a oggi non vi è stata alcuna volontà da parte dell'AC di aprire a proposte basate sulla trasparenza e sul rinnovamento. Perché altre sono le intenzioni? E' ora di cominciare ad avere una visione organica e strategica della nostra città in grado di disegnare il futuro di Terni oltre la gravissima crisi che sta mettendo fortemente a rischio la sua identità. E' proprio in questi momenti, resi ancor più difficili dai continui tagli di risorse praticati dal governo centrale, che bisogna evitare il ripiegamento sull'ordinaria amministrazione, operando con lungimiranza ed innovazione.
SEL Terni
la nostra risposta all'articolo di Umbria24
http://circoloselterni.blogspot.it/2013/10/precisazione-su-articolo-umbria24-su.html
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